1. /
  2. Strumenti
  3. /
  4. Biografie
  5. /
  6. Maria Cao Pinna

Maria Cao Pinna

Maria Cao Pinna  (1912- 1986)

 

Maria Cao Pinna occupa, a buon diritto, un posto di rilievo nella storia del servizio sociale in Italia, e ciò grazie a eccezionali qualità personali e professionali, oltre che alla collocazione strategica in un’amministrazione “sui generis” dello Stato Italiano: I’AAI, che ha svolto un ruolo importante dall’immediato dopoguerra e nell’arco di oltre un ventennio, per l’affermazione di una nuova cultura dell’assistenza e per la promozione di innovazioni nel campo dei servizi sociali.

L’AAI, Amministrazione Aiuti Internazionali, in seguito denominata Amministrazione per le Attività Assistenziali Italiane e Internazionali, fu istituita nel 1947 quale organo governativo italiano incaricato dell’esecuzione degli accordi tra governo italiano e organismi internazionali riguardanti i programmi di aiuto per la ricostruzione del paese nell’immediato dopoguerra. Successivamente, per assicurare continuità agli interventi già realizzati con il sostegno degli aiuti di carattere internazionale, I’AAI venne finanziata con apposito capitolo di spesa del Ministero del Tesoro e inquadrata nel Ministero dell’Interno dove continuò ad impegnarsi in attività innovative nel campo dell’assistenza e dei servizi sociali, caratterizzandosi come pubblica amministrazione specializzata nello specifico settore, dotata di una propria configurazione e di un’autonomia singolare nel panorama dell’amministrazione pubblica nel nostro Paese, attraverso attività di studio, sperimentazione, documentazione, scambi internazionali nel campo dei servizi sociali e della qualificazione del relativo personale. Entrata nell’AAI, fin dalla sua costituzione, come consulente, Maria Cao Pinna vi ha esercitato funzioni di direzione, studio, rapporti internazionali ed ha saputo formare attorno a sé un gruppo di valenti collaboratori che hanno dato continuità alla sua opera, anche dopo la conclusione della sua attività presso I’AAI.

Per quanto riguarda più specificatamente il campo della formazione per il servizio sociale, il nome di Maria Cao Pinna è legato in particolare ad un Programma di Assistenza Tecnica rivolto alle Scuole di Servizio Sociale (1947 -1967) caratterizzatosi per la sua evoluzione da programma di aiuti finanziari per la creazione di nuove scuole e per il consolidamento di quelle esistenti (mediante borse di studio per studenti, compensi ai docenti, spese per l’istituzione di biblioteche) a sede di una più ampia collaborazione tra Stato e Organismi Privati di formazione, esperienza nuova per il nostro Paese, che permise di realizzare una valida forma di autodisciplina delle Scuole attraverso una loro diretta partecipazione alla definizione di un indirizzo unitario sul piano didattico e organizzativo e alla verifica della sua attuazione.

Per la realizzazione di tale programma, infatti, I’AAI si avvaleva dell’assemblea delle scuole interessate a partecipare al programma.

Inoltre, si basava sulla collaborazione di una commissione tecnica composta da un ristretto numero di esperti nelle metodologie professionali di servizio sociale, per l’impostazione di iniziative di studio relative a contenuti e metodi di insegnamento e per la diffusione di materiale didattico. In particolare vennero realizzati seminari riguardanti il servizio sociale con casi individuali (case work), il servizio sociale di gruppo (group work), il servizio sociale di comunità (community work), l’amministrazione dei servizi sociali, la ricerca nel servizio sociale, il monitorato, la supervisione e, ancora, un importante convegno sui programmi di insegnamento delle disciplina di base, da quelle filosofiche, giuridiche, economiche a quelle mediche, psicologiche e sociologiche.

Per quanto riguarda le materie di base è interessante notare il particolare rilievo dato all’insegnamento delle scienze sociali come base per la scelta e l’attuazione di interventi appropriati, anche multidisciplinari, per affrontare e prevenire i problemi sociali. L’attenzione per le scienze sociali appare tanto più rilevante se si considera il noto ritardo nell’insegnamento di tali discipline nell’ambito dell’università italiana.

Un apporto per lo sviluppo delle basi teorico-pratiche del servizio sociale è venuto anche dalla possibilità di avvalersi di esperti stranieri, in particolare statunitensi, anche in missioni di lunga durata e di realizzare periodi di studio in altri paesi europei, per docenti e operatori, attraverso il “Programma Europeo delle Nazioni Unite per lo sviluppo sociale”, gestito appunto dall’AAI. Si deve, infatti, riconoscere a Maria Cao Pinna, anche grazie alla sua padronanza delle due lingue straniere ufficiali, l’aver capito precocemente l’importanza dei contatti internazionali.

Va ricordato, in proposito, il contributo da lei dato per l’attuazione, in sede internazionale, del suddetto programma europeo, e questo partecipando, quale delegato italiano, alle conferenze di pianificazione indette dalla Divisione degli Affari Sociali dell’ONU di Ginevra e, inoltre, operando per la realizzazione del programma in Italia attraverso la gestione di borse di studio e l’organizzazione di incontri di esperti europei e seminari internazionali su temi di particolare interesse per il nostro Paese, con il coinvolgimento delle istituzioni e amministrazioni interessate.

Sempre in tema di rapporti internazionali, si può citare inoltre il contributo dato da Maria Cao Pinna e dai suoi collaboratori all’attività del CISS (Comitato Italiano del Servizio Sociale), membro dell’ICSW (international Council on Social Welfare), organismo non governativo diffuso in tutto il mondo che gode di statuto consultivo presso le Nazioni Unite e che rappresenta, da oltre settant’anni, una delle sedi più qualificate di incontro e confronto in tema di servizi sociali, di servizio sociale e di sviluppo sociale, attraverso conferenze mondiali, seminari a livello regionale, pubblicazioni e azioni di pressione su organi politici a tutti i livelli. Attraverso i rapporti italiani predisposti dal CISS in preparazione alle conferenze e ai seminari dell’ICSW, è stato possibile far conoscere all’estero la situazione Italiana nel campo del “Social Welfare” e contribuire così al dibattito internazionale in materia.

Il programma di assistenza tecnica alle Scuole si concludeva nel 1967 in un periodo in cui si stavano aprendo nuove prospettive per le scuole di servizio sociale quali: il consolidamento dello spirito associativo con l’orientamento a costituire un’associazione nazionale al fine di favorire i collegamenti tra le Scuole e un’azione comune per il riconoscimento giuridico della formazione degli assistenti sociali, la prospettiva di un coinvolgimento del Ministero della Pubblica Istruzione in relazione al possibile inserimento della formazione per il servizio sociale nell’ambito del sistema universitario; la presenza del FORMEZ per il proseguimento di un programma speciale rivolto alle  Scuole del Mezzogiorno. L’AAI adottò quindi ancora per alcuni anni una nuova formula di sostegno alle scuole, promuovendo e finanziando iniziative di studio volte a rendere la formazione degli assistenti sociali sempre più rispondenti alle nuove esigenze dei servizi sociali e a collocare tale formazione nel quadro più ampio della formazione per le professioni sociali e per i quadri pubblici nel settore sociale.

Oltre che per l’impulso dato alla formazione per il servizio sociale, Maria Cao Pinna va ricordata per altre importanti attività, quali ad esempio, la rivista Assistenza d’Oggi da lei voluta e diretta dal 1950 fino al 1966, che ha rappresentato un valido strumento per la diffusione di studi, rassegne, documentazione, rubriche e per alimentare il dibattito su temi quali: la riforma dell’assistenza, l’organizzazione dei servizi sociali, il problema della qualificazione del personale, la cooperazione tecnica internazionale e altri. Particolarmente apprezzato lo spazio dato alla documentazione internazionale, sia con la pubblicazione integrale di documenti internazionali di particolare importanza, sia con la presentazione sintetica di altri.

L’attività di studio spazia dagli studi sull’ordinamento assistenziale nel suo complesso a studi su temi specifici e include significativi contributi ad inchieste parlamentari quale quella sulla miseria in Italia. Negli anni ’60 l’attenzione costante ai nuovi filoni di studio e dibattito in campo sociale, porta Maria Cao Pinna, quale responsabile dell’Ufficio Studi deli’AAI a collaborare con l’Ufficio del Programma del Ministero del Bilancio e della Programmazione, unicamente ad esperti di diversi settori, per l’avvio delle prime ipotesi di programmazione sociale.

Oltre a studi di carattere generale in materia (anche sull’Unità Locale), nell’ambito dell’AAI venne impostata e realizzata una batteria di sussidi tecnici (standards) di diversi servizi tradizionali e innovativi.

Sul piano degli studi, si dimostrarono molto utili anche i contatti e gli stimoli offerti dal “programma di coordinamento e sviluppo della ricerca sociale in Europa” dell’Ufficio Affari Sociali delle Nazioni Unite di Ginevra che portarono, da parte dell’AAI, ad una sistematica rilevazione ed analisi delle ricerche sociali in Italia, a partire dal 1945 al 1965, con annuali aggiornamenti.

Maria Cao Pinna conclude la sua attività presso l’AAI nel 1966 con il distacco prima e, subito dopo, il comando presso il Ministero degli Affari Esteri dove svolgerà importanti incarichi internazionali quali la partecipazione come membro della delegazione italiana, a riunioni dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, a sessioni dell’ECOSOC e della Commissione Sviluppo Sociale e, ancora con la partecipazione alla Conferenza Mondiale sui diritti dell’uomo (1968) e quella dell’Anno Internazionale della Donna (1975) .

Notevole, inoltre, il contributo dato per molti anni in qualità di esperto nel campo della difesa dei diritti dell’uomo, fino a coprire dal 1978 al 1984 l’incarico di Segretario Generale del Comitato Interministeriale dei Diritti dell’Uomo istituito presso il Ministero degli Affari Esteri.

L’alto incarico affidatole dal Governo italiano rappresenta il degno coronamento di una vita di lavoro dedicata allo sviluppo e al progresso delle politiche e dei servizi sociali. Maria Cao Pinna ha perseguito questa meta con impegno generoso e costante, con intelligenza e tenacia, con grande sensibilità verso i bisogni e i problemi della condizione umana. La sua opera e la sua persona resteranno vive, e non soltanto in Italia, nella memoria di quanti la conobbero e apprezzarono.

 

Fonte: La rivista di servizio sociale, a. 41, n. 1 (mar. 2001) p.103/106 a cura di Anna Maria Cavallone con la collaborazione di Raffaela Arnone, Antonio Farrace, Vittorio Torri, Carlo Trevisen, che sono stati i più stretti collaboratori di Maria Cao Pinna.*

Per informazioni, suggerimenti o richieste sul progetto contattaci all'indirizzo mail: info@memoriesociali.it