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Jane Addams

Impegno sociale e politico fino al Nobel per la pace di Bruno Bortoli- Università di Trento

Jane Addams (Cedarville, Illinois, 6 settembre 1860 Chicago, 21 maggio 1935)

 

Io non credo che le donne siano migliori degli uomini. È vero, non abbiamo fatto fallire ferrovie, corrotto parlamentari e nemmeno abbiamo fatto molte delle spaventose cose fatte dagli uomini, ma dobbiamo anche ricordarci che non ce n’è mai stata data l’occasione. (Jane Addams)

 

Gli anni della formazione

Jane Addams ottenne una fama mondiale nei primi trent’anni del Ventesimo secolo come pioniera del servizio sociale, come femminista e come sostenitrice della pace fra i popoli. La sua vita è di facile delimitazione: prima del 1889, data della fondazione di Hull House (vedi oltre), gli eventi «riguardano la sua vita privata; dal 1889 fino al 1935, anno della sua morte, essi coincidono in tutto e per tutto con la vita dell’istituzione e s’intrecciano con i problemi sociali e politici degli Stati Uniti in quello stesso periodo» (Bellatalla, 1989).

Ottava figlia di un ricco uomo d’affari, Jane era nata a Cedarville, nello Stato dell’Illinois, il 6 settembre 1860. La madre morì quando lei aveva appena tre anni. Malgrado Jane non abbia avuto un cattivo rapporto con la seconda moglie di suo padre, le loro opinioni sulla vita, in modo particolare su quella di Jane, erano del tutto divergenti. La matrigna era interessata soprattutto alla vita di società e a trovare un buon partito per la figlia, mentre quest’ultima era influenzata dalla figura del padre (profondamente religioso, senza essere bigotto, e attento alla vita della sua comunità) che, più o meno consapevolmente, aveva preso a modello in tutte le sue scelte di vita.

La frequenza del Seminario femminile di Rokford fu per Jane qualche cosa di più che un periodo d’istruzione. La particolarità dell’Istituto, una vera e propria scuola superiore con una spiccata attenzione per la formazione di future missionarie, rappresentò per lei una palestra nella quale ebbe modo di manifestare le sue doti di leader, di pensatrice e di ricercatrice. In quest’Istituto, fra l’altro, ebbe l’opportunità di conoscere due future colleghe d’azione sociale: Ellen Gates Starr e Julia Lathrop.1

Pur non rifiutando l’ispirazione religiosa dell’istituzione, Jane trovava eccessiva l’azione della sua direttrice, donna peraltro assai valente, secondo la quale ogni aspetto umano e sociale doveva essere trascurato per servire «unicamente» Dio.

La sua curiosità scientifica, rafforzata dalle teorie darwiniste che in quegli anni si andavano diffondendo, caratterizzarono in lei una religiosità particolare, poco interessata agli atti di culto e alla fedeltà «letterale» alla Bibbia e più attenta agli aspetti sociali del messaggio evangelico, che la portarono, anche in seguito, a cambiare più volte Chiesa di riferimento, «scegliendo» quelle che si avvicinavano maggiormente ai suoi ideali sociali.

Il collegamento, apparentemente curioso, tra femminilità e scienza sarà il costante riferimento della sua vita politica e professionale. Ciò fu anche alla base della sua scelta di iscriversi al Women’s Medical College di Philadelphia, per frequentarvi studi di medicina. Una malattia seguita da una seria operazione alla spina dorsale la costrinse a interrompere questi studi. Dopo una lunga e faticosa convalescenza ritornò a Rockford, nel frattempo divenuto College, dal quale ottenne il bachelor’s degree nel 1882.

Le ottime condizioni di famiglia le permisero di intraprendere un primo viaggio in Europa, in compagnia della madre, per tentare di vincere uno stato depressivo collegato in parte al suo stato di salute, in parte alla difficoltà di individuare con chiarezza la sua vocazione professionale e sociale. In effetti, durante il viaggio fu poco interessata agli avvenimenti mondani delle grandi città visitate in Francia, Italia, Germania e Gran Bretagna, e molto di più alle condizioni di vita dei popoli.

Nel 1888, con un secondo viaggio in Europa raggiunse l’ex compagna di liceo Ellen Gates Starr, sua grande amica e, successivamente, attiva quanto Jane nell’azione sociale. Si spinsero fino a Jasnaja Polyana per incontrare Tolstoij ed ebbero modo di conoscere Toynbee Hall, il Settlement dell’East End di Londra. Questo settlement, il primo del mondo, era diretto dal canonico di St Jude’s Church, Samuel Augustus Barnett, ed era sorto sull’idea originaria di creare un posto dove studenti delle università di Oxford e di Cambridge avrebbero potuto risiedere durante il loro corso di studi per conoscere la vita della povera gente e mettere a loro disposizione, a titolo volontario, le proprie competenze umanistiche e scientifiche. In questo senso il settlement servì anche da base per Charles Booth e per il suo gruppo di ricercatori impegnati nell’indagine Life and Labour of the People in London.

 

La Hull House e le attività a favore degli immigrati

Durante il tour in Europa, Jane aveva avuto l’ispirazione di immergersi concretamente nell’azione sociale. Così nel 1889, al loro ritorno a Chicago, lei ed Ellen Starr decisero di avviare un progetto simile a quello visto a Londra. La vedova di un ricco d’uomo d’affari accettò di affittare loro Hull House per 60 dollari al mese. Questa grande dimora abbandonata, costruita nel 1856, era situata in Halstead Street, all’interno di un’area abitata da italiani, russi, ebrei polacchi, irlandesi, tedeschi, greci e boemi, immigrati di recente. Le due riformatrici vi si installarono il 18 settembre 1889.

Cominciarono invitando le persone residenti nell’area ad ascoltare letture di George Eliot e a vedere riproduzioni di opere d’arte italiana. Dopo aver parlato con i loro visitatori, apparve subito evidente che c’era disperato bisogno di un luogo in cui collocare i bambini. Venne così deciso di aprire un asilo nido e mettere a disposizione una stanza nel quale le madri potevano sedersi a parlare fra di loro. Un’esperta infermiera, Jenni Dow, che viveva nella parte benestante di Chicago, accettò di venire a Hull House per organizzare una scuola di puericultura. Nel giro di tre settimane l’asilo nido si occupava di 24 bambini, mentre altri 70 erano in lista d’attesa. Altre attività seguirono a ruota. La Addams si occupò dei gruppi di ragazzi mentre Ellen Starr dava lezioni di cucina e di cucito alle ragazze.

Insegnanti della locale università vennero invitati a tenere dei corsi liberi su una grande varietà di temi. Ispirate dalle idee di William Morris e di John Ruskin, le due donne decisero di fare di Hull House una «galleria d’arte». Mentre erano in Europa avevano raccolto numerose riproduzioni di dipinti e questi erano appesi nelle varie stanze del settlement.

Si organizzarono corsi di arte, mostre e si studiò perfino una formula mediante la quale le persone potevano prendere a prestito queste riproduzioni e appenderle nelle loro case. A Hull House venivano organizzate delle serate a tema riguardanti a volte gli italiani, a volte i tedeschi. Gli immigrati presentavano canti, danze, giochi e alimenti legati ai loro Paesi di provenienza. Queste furono forse le iniziative di maggiore successo fra quelle intraprese nel primo periodo, poiché gli abitanti della zona avevano l’opportunità di portare un loro diretto contributo alle iniziative. Come in seguito ebbe a osservare Jane Addams, fu subito chiaro che l’oggetto del programma di settlement avrebbe dovuto essere «aiutare gli immigrati a conservare tutto ciò che era valido della loro vita passata e metterli in contatto con la miglior classe di americani».

Nel 1890 Jane Addams e Ellen Starr furono raggiunte a Hull House da Julia Lathrop. Tutte e tre erano state studentesse del Rockford Seminary. La Lathrop, avviata all’avvocatura dal padre, il senatore William Lathrop, era un’eccellente organizzatrice e prese in mano il coordinamento quotidiano del settlement.

È difficile parlare di Jane Addams, Ellen Starr e Julia Lathrop senza nominare un gran numero di «residenti» operatori-riformatori sociali, come Edith e Grace Abbott 1

Alice Hamilton, Mary McDowell1, Charles Beard2, Mary Kenney3, Charlotte Perkins4, Alzina Stevens5 e Sophonisba Breckinridge6. Lo stesso John Dewey era spesso ospite del settlement. Il suo orientamento scientifico pragmatico era ben esemplificato dalle iniziative di Jane Addams e degli altri residenti. Dalle loro esperienze in mezzo agli immigrati del quartiere si sviluppò un potente movimento riformistico, che spaziò dall’azione filantropica a quella politico-amministrativa, da quella scientifica della ricerca sociale alla formazione degli operatori sociali.

 

L’impegno nelle riforme sociali

Jane Addams, Ellen Gates Starr e Julia Lathrop si trovarono sempre più coinvolte nella comunità in cui erano inserite. Erano shoccate dalle tristi condizioni delle abitazioni, dal sovraffollamento e dalla miseria. La Addams scriveva a uno dei suoi fratelli:

Sono sopraffatta dalla miseria e dalle tristi esistenze di queste persone.

Già dai primi tempi in Hull House le tre donne erano influenzate dal socialismo cristiano che aveva ispirato Toynbee Hall. Ciò venne rafforzato, nel 1891, dall’arrivo di Florence Kelley. Membro del Partito Socialista, la Kelley aveva notevole esperienza nel campo dell’attività politica e sindacale. È alla Kelley che va attribuita la responsabilità principale di aver trasformato Hull House in un centro per la riforma sociale.

Donne appartenenti alla classe lavoratrice come la Kenney e la Stevens, che avevano sviluppato un interesse verso le riforme sociali come risultato della loro attività sindacale, giocarono un ruolo importante nella formazione dei residenti di Hull House appartenenti al ceto medio. In realtà l’influenza fu reciproca e, come la Kenney ebbe a dire più tardi, «diede un significato e una speranza nuova alla mia vita».

Nel 1893 una grave depressione economica interessò gli Stati Uniti. Hull House si trovò a dover aiutare materialmente più di duemila persone in una settimana. L’impegno assistenziale si coniugò con quello politico: Jane comprese che la povertà non avrebbe potuto essere combattuta senza una modificazione della legislazione sul lavoro.

Florence Kelley e numerose altre donne residenti a Hull House evidenziarono con le loro ricerche la situazione di sfruttamento cui erano sottoposti i lavoratori di Chicago e ciò favorì l’approvazione del pionieristico Illinois FactoryAct (1893). La Kelley venne assunta dal nuovo governatore dello Stato, John Peter Altgeld, come «ispettore capo» del lavoro. Altre due donne coinvolte nell’attività di ricerca, Alzina Stevens e Mary Kenney, divennero ispettrici per l’Illinois.

Hull House Maps and Papers, pubblicato nel 1895, può essere considerato uno dei primi contributi al Movimento della SocialSurvey. I residenti vi pubblicarono i risultati delle loro ricerche sui quartieri che stavano attorno a Hull House. Ancora oggi le mappe statistiche colorate e i saggi monografici rappresentano una pietra miliare nello sviluppo della sociologia, dell’economia e del servizio sociale.

Tra i progetti messi in atto spiccavano il sostegno agli immigrati con la Immigrants’ Protective League, il sostegno ai minori con la Juvenile Protective Association, il sostegno alla realizzazione del primo tribunale minorile della Nazione e i primi interventi di psichiatria infantile, attuati nella Juvenile Psychopathic Clinic (più tardi chiamata Institute for Juvenile Research). Grazie all’impegno del settlement, il parlamento dell’Illinois emanò tutta una serie di norme a favore delle donne e dei bambini e nel 1903 approvò una importante legge sul lavoro minorile congiuntamente a una legge sull’istruzione obbligatoria. Con la creazione del Federal Children’s Bureau, nel 1912, e l’approvazione di una legge federale sul lavoro minorile, i riformatóri di Hull House vedevano il loro impegno dare frutti anche oltre i confini del loro Stato.

Helen Culver, la proprietaria di Hull House, concedette anche la proprietà adiacente; persone benestanti di Chicago aggiunsero generosi contributi e ciò permise al gruppo di poter espandere l’attività. Nel 1891 venne aggiunta una galleria d’arte, nel 1893 una caffetteria e una palestra, un circolo nel 1898 e un teatro (il primo Piccolo Teatro degli Stati Uniti) nel 1899.

Nel 1903 diverse donne collegate a Hull House (incluse la Addams, Mary Kenney, Mary Mc Dowell, Florence Kelley e Sophonisba Breckinridge) furono coinvolte nella fondazione della Women’s Trade Union League. Gli incontri dell’Unione si tenevano spesso a Hull House e i membri del settlement davano un sostegno esplicito ai lavoratori impegnati sul fronte sindacale. Per questo motivo, alcuni ricchi finanziatori di Hull House ritrassero il loro sostegno. Un uomo d’affari scrisse che Hull House era […] divenuta così sindacalizzata da perdere tutta la sua utilità. Anzi è diventata un danno e un offesa per la comunità nel suo insieme.

La perdita di alcune donazioni private fu compensata dall’impegno pubblicistico di Jane Addams. Le conferenze in ogni parte degli Stati Uniti erano integrate dai suoi libri, che cominciarono a uscire a scadenza biennale. Il maggiore successo, anche dal punto di vista commerciale, è rappresentato da Twenty Years at Hull House, pubblicato nel 1910, che è un po’ anche la sua autobiografia7

 

Sociologia e social work

È soprattutto per l’attività sviluppata da Jane Addams nel periodo fino alla prima guerra mondiale che viene considerata, assieme a Mary Richmond, la fondatrice del sodai work americano, nonché un’eminente sociologa. In quegli anni, a Chicago non vi era opposizione tra questi due ambiti (Bortoli, 2001): illustri sociologi di Chicago, Thomas su tutti, erano ospiti di Hull House e le surveys promosse dal settlement erano un modello anche per la ricerca accademica. Addams, Breckenridge e Abbott tenevano regolari corsi all’università. Ciò nonostante, il nome della Addams non è menzionato, normalmente, nei manuali di storia della sociologia. Questa dimenticanza è dovuta a numerosi fattori. Le sue idee si opponevano alla sociologia accademica, all’élitismo, al predominio maschile e all’intellettualismo. Ognuna di queste caratteristiche era intrinseca alle assunzioni della sociologia praticata immediatamente dopo la prima guerra mondiale. La Addams e le sue colleghe, sebbene si considerassero sociologhe, avevano bisogno di «vedersi» in termini operativi per sviluppare la sociologia in una direzione radicalmente diversa da quella in cui questa si trovava. Mary Deegan (1986) afferma che la Addams fu la più grande donna sociologa del suo tempo e sostiene che il solo fatto di essere donna era sufficiente — in quegli anni — per subire l’ostracismo dell’accademia.

Dopo la prima guerra mondiale, la deriva accademicistica della sociologia e il tratto maschilista della stessa portarono alla separazione fra il social work, come dominio femminile, e la sociologia, come dominio maschile. Quasi tutte le donne formatesi prima del 1918 nel Dipartimento di Sociologia di Chicago si incanalarono così nel servizio sociale. La discriminazione contro la nomina di donne nei dipartimenti accademici di sociologia non fu attenuata neppure in seguito. La principale associazione professionale, l’American Sociological Society, limitava la partecipazione delle donne alla maggior parte dei suoi uffici e dei suoi progetti, mentre il pensiero sociale sviluppato dopo il 1918, specialmente all’Università di Chicago, era evidentemente maschilista e opposto alla visione della Addams8. Con il suo allontanamento dall’insegnamento nell’Università (Degan, 1986), cessò di esistere la possibilità di sviluppare una sociologia in forma applicata, professionale.

 

Il movimento per la pace

Il complesso di Hull House fu completato nel 1907. Al massimo del suo sviluppo edilizio il settlement era composto di 13 edifici distribuiti su un grande isolato urbano. Vi erano circa 70 persone che risiedevano stabilmente a Hull House e i costi di gestione e di realizzazione dei progetti del settlement superavano i 26.000 dollari l’anno: con le entrate autonome si sopperiva alla metà del fabbisogno, mentre per la parte restante si faceva affidamento sulle donazioni private.

Nel 1909 Addams partecipò alla costituzione della National Association for the Advancement of Coloured People. L’anno seguente divenne la prima donna a ricoprire il ruolo di presidente della National Conference on Charities and Corrections9 e prima donna ancora a ottenere una laurea ad honorem dalla Yale University. Nel 1911 favorì la costituzione della Federazione Nazionale dei Settlement. Convinta sostenitrice del suffragio femminile, divenne vicepresidente della National American Women’s Suffrage Association (1911-14). Pur in maniera controversa sostenne Theodore Roosevelt e il Partito progressista nelle elezioni presidenziali del 1912: alcuni dei suoi amici erano molto critici rispetto alla politica estera aggressiva portata avanti dal presidente e anche alla sua riluttanza a sostenere apertamente i diritti civili degli afro-americani.

Allo scoppio della prima guerra mondiale, la Addams e un gruppo di donne pacifiste degli Stati Uniti sentirono il bisogno di creare un’organizzazione che favorisse una rapida conclusione del conflitto. Il 10 gennaio 1915, più di 3000 donne si incontrarono nella sala da ballo del New Willard Hotel di Washington e formarono il Partito Femminile della Pace. La Addams venne eletta presidente. Fra le donne coinvolte nell’organizzazione vi erano molte riformatrici sociali e residenti di Hull House, quali Mary McDowell, Florence Kelley, Alice Hamilton, Jeannette Rankin, Lillian Wald, Edith e Grace Abbott, Charlotte Perkins Gilman, Emily Balch, e Sophonisba Breckinridge.

Nell’aprile 1915 Arletta Jacobs, una suffragetta olandese, invitò i membri del Partito Femminile della Pace a un Congresso Internazionale delle donne a L’Aja. A Jane Addams venne chiesto di presiedere l’incontro, mentre fra le delegate degli Stati Uniti vi erano le colleghe di Hull House Alice Hamilton, Julia Lathrop, Sophonisba Breckinridge e Grace Abbott. Fra le altre partecipanti vi erano Chrystal Macmillan per la Scozia e Rosika Schwimmer per l’Ungheria. Dopo il congresso, Addams, Jacobs, Macmillan, Schwimmer e Balch si recarono a Londra, Berlino, Vienna, Budapest, Roma, Berna e Parigi per conferire con i rappresentanti dei rispettivi governi.

Le donne vennero attaccate da Theodore Roosevelt sulla stampa, descritte come «pacifiste isteriche». Le loro proposte erano definite «vacue e sciocche». Per la suaposizione di rilievo nel movimento per la pace, la Addams rappresentava il bersaglio preferito13. Un uomo scrisse di lei sul Rochester Herald:

È evidentemente ignorante nel vero senso della parola. Non sa nulla di più della disciplina e delle tecniche della guerra moderna di quanto non ne conosca il significato. Se questa donna ritenuta dalle sue sorelle la più capace rappresentante del loro sesso può essere abbindolata così facilmente e appare così poco informata, viene da chiedersi quale può essere il livello di intelligenza cui si può arrivare aggiungendo al corpo elettorale anche la componente femminile.

Tuttavia, anche il ricco industriale americano Henry Ford avversava la guerra e sosteneva la decisione del Woman’s Peace Party di organizzare una conferenza di pace in Olanda. Dopo la conferenza Addams, Oswald Garrison Vilard e Paul Kellogg14 si incontrarono con Ford e gli chiesero di sponsorizzare una conferenza di pace internazionale da tenersi a Stoccolma, nella quale discutere i modi con cui fosse possibile porre fine al conflitto. Henry Ford propose di inviare una nave di pacifisti in Europa per cercare di negoziare un accordo che concludesse le ostilità. Armò a sue spese la nave Oskar II, ribattezzata Ford Peace Ship, che salpò da Hoboken, New Jersey, il 4 dicembre 1915. La Addams aveva programmato di partecipare al viaggio, ma tre giorni prima della partenza si trovò gravemente ammalata di tubercolosi renale. La nave giunse a Stoccolma nel gennaio 1916 e una conferenza poté, effettivamente, avere luogo con rappresentanti di Danimarca, Olanda, Norvegia, Svezia e Stati Uniti. Purtroppo, data l’assenza delle nazioni belligeranti, si dovette abdicare all’obiettivo principale, ossia la negoziazione di un armistizio.

Nel 1918 il presidente americano Hoover chiamò la Addams per promuovere il suo Department of Food Administration. Jane Addams si trovò così a girare il Paese tenendo discorsi per incoraggiare i cittadini americani ad aumentare la produzione di cibo e a favorirne la conservazione per il successivo invio in Europa. Ciò indispettì alcuni pacifisti, che ritenevano fosse moralmente sbagliato ogni sostegno alla guerra, sotto qualsiasi forma si manifestasse. In compenso il suo gesto fu apprezzato da alcuni dei suoi precedenti critici. L’editore del Los Angeles Times scrisse:

Ora sta vedendo nuovamente chiaro e il suo servizio è con il Paese, con l’Amministrazione, con gli Alleati, generoso e profondamente sentito.

Ma ritornò a essere nuovamente criticata quando, nell’aprile 1919, fu alla guida della delegazione americana nella conferenza di Zurigo della Women’s International League for Peace and Freedom (WILPF). Tra i delegati vi erano Florence Kelley, Alice Hamilton, Emily Balch, Jeanette Rankin e Lillian Wald. Alla conferenza la Addams venne eletta presidente, mentre la Balch divenne segretario tesoriere.

 

La difesa dei diritti civili e il Nobel per la pace

Nel 1919 il presidente americano Woodrow Wilson nominò A. Mitchell Palmer Procuratore Generale e Ministro della Giustizia. Questo incarico era stato salutato con simpatia dal movimento riformatore, perché Palmer aveva aderito all’ala progressista del partito democratico e aveva sostenuto le proposte di suffragio femminile e dei diritti sindacali. Tuttavia, giunto al potere, mutò bruscamente la propria visione sui diritti civili. Spaventato dalla rivoluzione che aveva avuto luogo in Russia, si convinse che degli agenti comunisti stessero progettando di rovesciare il governo americano. Palmer assunse John Edgar Hoover (futuro responsabile dell’FBI) come suo collaboratore speciale e insieme a lui avviò una campagna contro le organizzazioni radicali e di sinistra, utilizzando l’Espionage Act (1917) e il Sedition Act (1918).

Il 7 novembre 1919, secondo anniversario della Rivoluzione Russa, più di 10.000 cittadini sospettati di essere comunisti e anarchici vennero arrestati in quelli che vennero definiti i PalmerRaids. Palmer e Hoover non trovarono alcuna prova della supposta rivoluzione, ma un gran numero di sospettati venne ugualmente tenuto in arresto per parecchio tempo. Quasi tutti furono in seguito rilasciati, ma un certo numero di loro fu deportato in Russia. Nel gennaio 1920, altri 6000 cittadini vennero arrestati e trattenuti. Neanche questa volta Palmer e Hoover riuscirono a trovare delle prove circa questa supposta rivoluzione, ma un gran numero di questi sospettati, molti dei quali membri dell’Industrial Workers of the World (IWW), continuavano a essere tenuti in prigione. Quando Palmer annunciò che la rivoluzione comunista avrebbe probabilmente avuto luogo il 1° maggio successivo, scoppiò il panico. A New York cinque consiglieri eletti per il partito socialista vennero espulsi dal Consiglio.

La Addams era inorridita dal fatto che dei cittadini potessero essere perseguitati per le loro idee politiche e nel 1920 si unì a Roger Baldwin, Norman Thomas, Chrystal Eastman, Paul Kellogg, Clarence Darrow, John Dewey, Abraham Muste, Elizabeth Gurley Flynn e Upton Sinclair per formare l’Unione Americana per i Diritti Civili (American Civil Liberties Union).

Nel 1927 si unì a intellettuali statunitensi ed europei di diversa tendenza come John Dos Passos, Alice Hamilton, Upton Sinclair, Dorothy Parker, Ben Shahn, Edna St. Vincent Millay, Floyd Dell, George Bernard Shaw e H.G. Wells nel tentativo di evitare l’esecuzione capitale di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti. Sebbene il giudice che aveva emesso la sentenza fosse stato criticato per la conduzione del processo, la pena capitale venne eseguita il 23 agosto 1927.

Anche quando la Addams ebbe superato i settant’anni, i rappresentanti della destra continuarono ad additarla come «la donna più pericolosa» degli Stati Uniti. Nel 1934 Elizabeth Dilling scrisse nel suo libro, The Red Network, che Jane Addams probabilmente è stata capace di fare più di qualsiasi altra donna nel diffondere il pacifismo e nell’introdurre il radicalismo nei college, nei settlement e nei circoli più rispettabili. L’influenza dei suoi protegés radicali, che considerano Hull House come il loro punto di riferimento, è diffusa in ogni parte del mondo.

Nel 1931 Jane Addams venne insignita del Nobel per la pace. Alla cerimonia di consegna, alla quale non poté essere presente per le precarie condizioni di salute, il comitato norvegese per il premio dichiarò: […] perseguì saldamente l’ideale della pace anche durante ore difficili, nelle quali si trovò in conflitto con i suoi compatrioti che la oscuravano con altre considerazioni e altri interessi.

Rimase presidente della Lega Internazionale delle Donne per la Pace e la Libertà ( Women’s International League for Peace and Freedom) così come proseguì la sua attività, nei limiti concessi dalle sue precarie condizioni di salute, fino alla morte, avvenuta a Chicago il 21 maggio 1935. Migliaia di persone parteciparono ai suoi funerali tenuti a Hull House, mentre la salma, come aveva disposto, fu inumata a Cedarville, suo luogo natale.

La creazione del campus dell’Università dell’Illinois, nel 1963, obbligò l’Associazione Hull House a trasferire la propria sede. La maggior parte degli edifici originali venne demolita ma l’originaria residenza Hull fu preservata come monumento in ricordo di Jane Addams.

 

Bibliografia

Addams J. (1902), Democracy and social ethics, ed. a cura di Anne Firor Scott, Cambridge, Mass.

Addams J. (1910), Twenty years atHull-House, ed. con note autobiografiche ed illustrazioni di Norah Hamilton, New York, Macmillan, 1967; ed. con introduzione e note di James Hurt, New York, Penguin Books, 1998; ed. con introduzione di Victoria Bissell, Brown Boston, Bedford, 1999.

Addams J. (1912), A new conscience and an ancient evil, New York, Macmillan.

Addams J. (1922), Peace and bread in time ofwar, ed. con introduzione di Katherine Joslin Urbana, University of Illinois Press, Chicago, 2002.

Addams J. (1960), A centennial reader, New York, Macmillan.

Addams J.(1907), Newer ideals ofpeace, Chautauqua, New York.

Bellatalla L. (1989), Tra cuore e ragione. La «filosofia filantropica» di Jane Addams, Milano, Angeli.

Bortoli B. (2001), Sociologia e Servizio Sociale agli albori della professione, «Studi di sociologia», pp. 447-463. Bulmer M. (1984), The Chicago School of Sociology, Chicago, University of Chicago Press.

Deegan M.J. (1986), Jane Addams andthe men ofthe Chicago School, 1892-1918, New Brunswick NJ Transaction Books.

Dilling E. (1934), The red network: A who’s who and handbook of radicalism for patriots, Chicago.

Lasch C. (a cura di) (1965), The social thought of Jane Addams, Indianapolis, Bobbs-Merrill.

 

Note

1 Julia Clifford Lathrop (1858-1932), figlia di un senatore dell’Illinois, risiedé ventidue anni a Hull House, ricoprendo congiuntamente importanti incarichi nell’amministrazione statale dell’assistenza. Nel 1912 fu nominata responsabile del neonato Federal Children’s Bureau, che diresse per dieci anni, proponendo l’adozione di provvedimenti importanti a favore delle madri e dei bambini.

2 Mary McDowell (1854-1936), molto amata dal poveri Immigrati di Chicago (venne definita «Angel of the Stockyards»), fu attivista del suffragio femminile e ispiratrice della Women’s Trade Union League.

3 Charles Beard (1874 -1948) da studente universitario risiedè a Hull House; in seguito, storico e docente universitario, appoggiò tutte le iniziative di riforma politica e sociale proposte dal settlement.

4Mary Kenney (1864-1943), sarta di mestiere, dopo aver raggiunto Hull House fu attiva nelle iniziative volte a tutelare il lavoro femminile e minorile. Assieme a F. Kelley e A. Stevens fu nominata, nel 1894, ispettrice del lavoro dell’Illinois, incarico che svolse per vent’anni.

5 Charlotte Perkins Gilman (1860-1935), scrittrice e attiva femminista, nel 1915 fondò, assieme a J. Addams, il Women’s Peace Party,

6 Alzina Stevens (1849-1900), con Mary Kenney, fu una delle poche residenti di Hull House appartenenti alla classe lavoratrice. Nominata ispettrice del lavoro sotto la guida di F. Kelley, fu in seguito la prima «officer probation» del Tribunale minorile di Chicago.

7Sophonisba Preston Breckinridge (1866-1948) fu la prima donna a ottenere la laurea alla Chicago Law School e in seguito conseguì il dottorato in Scienze politiche ed economiche all’Università di Chicago. La sua vita professionale si svolse tutta all’interno di questa Università, dove contribuì a sviluppare la Chicago School of Civics and Philanthropy, dirigendola dal 1908 al 1920 e caldeggiando l’incorporazione della School of Social Work nell’Università, ciò che avvenne a iniziare proprio dal 1920.

8 Durante la sua vita, la Addams scrisse numerosi articoli su problemi sociali, pubblicati su vari periodici, quali «American Magazine», «McClures, Crisis», e «Ladies Home Journal». Tra i suoi libri ricordiamo, oltre a TwentyYears atHull House (1910), anche Democracy and Social Ethics (1902), Newer Ideals ofPeace (1907), Spirit of Youth (1909), A New Conscience and an AncientEvil (1912), Peace and Bread in Time of War (1922) e The Second Twenty Years at Hull House (1930).

9L’avversione della sociologia di Chicago di questi anni nei confronti del social work è testimoniata anche da Martin Bulmer (1984).

10In seguito National Conference of Social Work, fondata nel 1873, era l’organismo che annualmente favoriva l’incontro fra i responsabili degli organismi di servizio sociale disseminati negli Stati Uniti nonché la diffusione e l’innovazione delle pratiche assistenziali.

11Jeannette Rankin (1880-1973) prima donna e prima assistente sociale a essere eletta al parlamento degli Stati Uniti (nel 1916, quattro anni prima che il voto fosse esteso a tutte le donne); strenua pacifista, è famosa per essere l’unico parlamentare statunitense a essersi opposto all’ingresso degli Stati Uniti nelle due guerre mondiali (nel 1942, fu l’unico parlamentare in assoluto). Nel 1968 fu tra le cinquemila donne che sfilarono a Washington chiedendo il ritiro degli USA dal Vietnam.

12 Lillian Wald (1867-1944), infermiera, formatrice e attivista dei diritti civili; sull’esempio di J. Addams fondò nel 1893 un settlement a New York per avviare in mezzo alle classi disagiate newyorkesi le iniziative già sperimentate a Chicago. È ricordata fra i pionieri dell’attività infermieristica: a New York nel 1903 costituì, su base volontaria, un servizio infermieristico che per competenza garantita e organizzazione fu il prototipo di tutte le realizzazioni successive nello stesso campo.

13Emily Greene Balch (1871-1955) sociologa ed economista americana di origine slava; per la sua attività di pacifista prima e dopo la prima guerra mondiale verrà insignita del premio Nobel per la Pace nel 1946.

14Il suo impegno pacifista le alienerà anche la stima professionale. Come leader del social work le verrà preferita Mary Richmond che, al contrario di lei, metterà al servizio della causa patriottica il suo sapere professionale, potenziando l’attività sociale della Croce Rossa americana. Probabilmente è anche a questo «oscuramento» che si riferisce la motivazione al conferimento del Premio Nobel per la pace [vedi infra].

15Paul Underwood Kellogg (1879-1958), social worker formatosi alla Columbia University ma diplomatosi anche alla New York School of Philanthropy, fu giornalista e direttore della rivista newyorkese «Charities»; diresse la ricerca sulle condizioni di vita e di lavoro a Pittsburgh e ne curò la pubblicazione. Nel 1934 fu nominato da Franklin D. Roosevelt vicepresidente del Committee on Economic Security.

 

Fonte Erickson Trento lavoro sociale vol. 4, n.1, 2004 (pp 123-132)

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